Le Sigarette elettroniche o SVAPO

Il Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104 (articolo 4 comma 2) vieta esplicitamente l’utilizzo di svapo presso:

  • Istituti scolastici, universitari e del sistema dell’istruzione/formazione (nei locali chiusi ma anche nelle aree all’aperto di pertinenza degli Istituti, compresi quelli operanti presso comunità di recupero e istituti penali per minori).
  • Centri per l’impiego e centri di formazione personale.

A parte questi ambiti, la Legge non ha precisato altri luoghi in cui vige il divieto di fumo di svapo, ma le amministrazioni pubbliche, le aziende private, così come i singoli esercenti possono stabilire se nei propri locali è lecito utilizzare una svapo.

Altri divieti

Oltre alle regole nazionali, alcune Regioni o Comuni hanno adottato regolamenti più restrittivi. Inoltre, le Amministrazioni Pubbliche e i Datori di lavoro possono autonomamente stabilire il divieto d’uso di questi dispositivi, secondo quanto precisato nel 2013 dalla Commissione per gli Interpelli del Ministero del Lavoro, per cui in mancanza di una specifica normativa è facoltà del Datore di lavoro vietarne l’utilizzo.

Le sanzioni

Seppure i vari regolamenti predisposti facciano riferimento alla possibilità di una sanzione pecuniaria “ai termini di legge”, ad oggi non esiste un divieto ai sensi della Legge, e neppure sanzioni, se non negli istituti scolastici e affini già menzionati. Sembra quindi che i regolamenti facciano riferimento al Decreto104/2013 e alle sanzioni previste, ma di fatto siamo di fronte ad un vuoto legislativo. Non è quindi chiaro di quale sanzione siano passibili i trasgressori e chi possa comminarla.

La cartellonistica

Non esiste una specifica cartellonistica che vieta, come per le sigarette tradizionali, l’uso delle svapo. In alcuni ambiti viene proposto un cartello ad hoc (vedi immagine sopra).

Conclusioni L’assenza del divieto nel Decreto 104/2013 non vuol dire che sia suggerito l’utilizzo di questi dispositivi in alternativa alle sigarette tradizionali al chiuso e in presenza di altre persone. Infatti l’odore e gli eventuali “vapori” generati possono essere spiacevoli e addirittura irritantiper le vie respiratorie di soggetti sensibili. È opportuno sottolineare i possibili effetti dannosi dello svapo passivosulle vie aeree, in quanto l’aerosol prodotto può contenere sostanze tossiche e cancerogene. Negli ambienti lavorativi, l’utilizzo delle svapo dovrebbe essere regolamentato in modo opportuno, specialmente per quelle mansioni o attività che richiedono maggiore attenzione e precisione. Per ogni informazione sui nostri servizi dedicati a Salute e Sicurezza sul lavoro contattateci al n. 0434 316159 o via mail: commerciale@rafran.it